Palestina

Pubblico un breve racconto di un amico:

Una giornata in Palestina
la
strada dalla giordania e’ vuota, essendo alle porte del mese sacro del
Ramadan ed essendo le scuole alle porte non c’e’ molto traffico al
confine, si procede come al solito, una via per i viaggiatori normali
ed una via per i viaggiatori VIP, ma basterebbe pagare 40 Dollari per
usufruire di questo servizio, sarebbe per i diplomatici e gli uomini
d’affari ma.. basta pagare.
Dopo 2 ore di attesa dentro un pulman
prima di Gerico, punto controllato dall’esercito israeliano, la gente
inizia ad agitarsi, i bambini piangono e la gente inizia ad insultare
l’occupazione, si ricordano i tempi d’oro quando Amman Gerusalemme si
percorreva in 2 ore, qui le distanze sembrano infinite…
Arrivati
dal "Yahud", mentre consegno il passaporto mi si avvicina una
soldatessa israeliana, con tono deciso mi invita a seguirla lascando
per terra il bagaglio, inizia a domandarmi prima in arabo e poi in
inglese una serie di domande: da dove vieni? di cosa ti occupi in
Italia? se ho intenzione di ritornare in palestina a lavorare? essendo
italo palestinese perche’ non me ne resto in Italia? rispondo che sono
palestinese e che e’ mio diritto stare li’, che non rispondo a certe
domande sulla mia vita privata ed infine che la chiurgia generale non
ha come subspecialita’ la chirurgia dell’occhio, poi irritato le dico
che sono gia’ in ritardo per arrivare a Nablus e che non era il caso di
proseguire con questo interrogatorio inutile, lei mi risponde con tono
arrogante che essendo "ospite" nel suo paese, le dovrei rispondere in
modo gentile, per questo come punizione staro’ seduto fuori fino a
quando decidera’ lei…
questo mi e’ costato 9 ore di viaggio, ma noi siamo preparati anche a questo.

Allahu
akbar Allahu akbar, il muazzin inizia circa alle 3 del mattino a
leggere il corano in questo clima mistico, preceduto da un ragazzo
munito di tamburi che si aggira per le strade a svegliare chi ha un
sonno leggero, le letture del corano seguite dal richiamo alla
preghiera che segna l’ora dellinizio del digiuno hanno un tono
malinconico, rimbombano per i monti che circondano le citta. Mi
addormento verso 4 e 30 del mattino dopo aver fatto un sohour
concigliante il sonno, il mio sonno viene interrotto dal camion della
spazzatura, che si porta via quanto ha consumato il quartiere nella
giornata emanando un tanfo che invade la mia stanza al primo piano.

Di
prima mattina la citta e’ gia’ in movimento, tutto sembra procedere
come una grande metropoli ma a guardare bene non c’e’ nessuna
produzione, gli ufficci si popolano di impiegati, per la natura del
loro lavoro c’e’ poco da fare, sono nella maggioranza direttori di
serie A o B, assunti per avere un compenso, qui li chiamano i falsi
impiegati, una delle attivita’ principali loro e’ prepararsi il te e
consumare laute colazione, ma essendo ramadan anche questa attivita’
viene meno…
l’anarchia sembra regnare meno ma continua un
disordine di base in citta’, salendo in macchina con uno dei simboli
del progresso della citta’, mi parlava di questo disordine mentre
percorreva contromano 2 vie del centro.
Intanto Hamas impone un
blocco su Gaza, impone il velo e il vestito alle sue studentesse delle
universita’, minaccia di espulsione chi non rispetta le regole e
promuove equipe di docenti mono sex nelle scuole… rifiuta l’idea di
elezioni a Gennaio, non avrebbe consensi come una volta quando i
palestinesi l’hanno votata per mettere limite alla corruzione di Al
Fatah

Viva la palestina libera, viva la palestina laica.

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